Egregio Babbo Natale...
avere la possibilità di far tornare Tonino a casa, se pur per
pochi giorni, gioverebbe a lui e potrei beneficiarne anche io come compagna di
vita, cinque anni e sei mesi sono tanti, mi creda; specialmente quando “un amore come il nostro, vissuto alla luce
del sole, viene mozzato
e relegato a muri, barriere, confini. Quest’amore tenta nel
corso dei suoi incontri di offuscare il contesto e
spazzare tutto il resto, ma la realtà che lo circonda è indiscreta e crudele; e
come due angeli con un solo paio d'ali, ferme e malconce, siamo qui, che
attendiamo quel segnale dal cielo per riprendere il volo, il nostro volo
d'amore, quell’amore sbocciato senza ma e senza perchè, secondo un destino
divino a noi sconosciuto, sbocciato in una calda sera di giugno...viscerale,
spontaneo, innocente, puro, sincero come solo il vero amore sa essere, e noi
fermi, in volo, attendiamo!”
Nel corso di questi anni l’ingenuità e l’entusiasmo
che ci appartengono da quando siamo bambini non ci hanno mai abbandonato, ci
hanno permesso così di non ammalarci irreparabilmente e di affrontare questa
triste realtà, ringrazio Dio per questo. Siamo a ridosso del Natale e tutti,
grandi e piccini abbiamo un desiderio, un sogno, un regalo da chiedere a Babbo
Natale. Io non ho più l’età per credere in queste cose lo so, e sono anni che
il Natale per me è vissuto a metà, ma quest’anno un tentativo lo voglio
fare, la “letterina” la scrivo
ugualmente, i sogni a volte si avverano. E dato che sia io che Lei, Egregio Babbo Natale, sappiano che quando esisti, quasi mai hai la barba e i baffi, né scorrazzi nei cieli con le tue amabili
renne, mi permetto di confidare a Lei il mio desiderio: poter trascorrere
qualche giorno durante il periodo natalizio con Antonio al mio fianco, nella
nostra casa.
Chiedo venia per essermi permessa, con la presente,
di sottrarre minuti importanti del suo tempo... ma la bellezza
autentica della vita spesso dimora negli affetti e nei lori sogni.
Maria Grazia e Tonino
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